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erbari, le piante la scienza e la poesia

resinadibosco
Che meraviglioso spettacolo le tavole degli erbari italiani esposte per tutto giugno presso la Cappella Vantini a Trento, realizzata tra il 1792 ed il 1856 su incarico del Conte Leopoldo Thun e di suo figlio Matteo (ultimo abitante del palazzo) nell'ambito della ristrutturazione ottocentesca di via delle Orne.
Si dice che ogni Erbario sia come un libro in cui ammirare le piante estratte dal loro mondo e poste in una narrazione di poesia distillata.

Ma anche chi è abituato agli Erbari (nel mondo ve ne sono più di tremila distribuiti nei quattro continenti) si stupisce di fronte alla bellezza dei tenui colori che le piante sanno conservare come nelle tavole qui così mirabilmente esposte. Certo lo scopo di un Erbario è prima di tutto scientifico, è quello di catalogare, riconoscere e conservare, ma entrare qui è come arrivare in un giardino, un giardino del giardino in cui la bellezza della Natura si prende la scena.



una visione delle piante scientifica ma anche perturbante
Cristina e Flavio che si prendono cura delle piante di Olivo del Garda
una delle meravigliose tavole in esposizione originale

Così, oltre a contenere dati botanici, le tavole realizzate da Alessio Guarino ci ricordano, come fa un giardino, quanto il mondo delle Piante sia meraviglioso e sempre sorprendente, prossimo a noi e infinitamente lontano, sorprendente ed a volte perturbante nel suo mistero.







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