Oramai il fatto ineludibile è che nel prossimo futuro il riscaldamento globale trasformerà e condizionerà gli ambienti in cui viviamo noi Sapiens in maniera mai sperimentata nella storia della nostra civiltà.
E l'unica cosa che abbia un senso pratico è chiedersi come preparare i luoghi dove viviamo, e soprattutto le città, ad affrontare questa trasformazione. Ma se notate non è che in giro vi siano tante risposte, e sapete perchè? Perchè vi è un solo modo serio per prepararsi ad un clima così caldo ed instabile: piantare rapidamente tante, tante piante.
Tutti gli esperti concordano ormai sul fatto che la differenza principale tra gli ambienti che si potranno adattare al riscaldamento globale e quelli che ne subiranno le conseguenze più pesanti sarà dato dalla quantità di alberi e di vegetazione.
Bisogna coprire in modo massivo di piante le nostre città ed abbiamo poco tempo per farlo. Perchè se il territorio, come già possiamo osservare, sarà esposto a fenomeni legati all'eccesso di acqua e vento le città sono i luoghi più esposti ai danni provocati dal caldo e la presenza delle piante, per esperienze comuni, genera fresco ed ombreggiamento. Le piante sono infatti il più grande ed efficiente climatizzatore che l'uomo conosca o, se preferite, faccia finta di non conoscere.
la crisi COLPIRA' LE CITTA'
Il problema è che ancora oggi la maggior parte dei Sapiens che abita il nostro Pianeta non ha un'idea nè chiara nè approfondita in ordine ai cambiamenti climatici in corso, continuando ad agire esattamente come se la situazione non li riguardasse. E così è anche per chi ci amministra. Comportamenti davvero poco saggi.
FARE PACE CON LA TERRA
"Le città del futuro - scrive Stefano Mancuso nel suo nuovo libro - devono trasformarsi in FITOPOLIS, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in Natura. Non c'è nulla che abbia una maggiore importanza di questo per il futuro dell'umanità."
Il termine latino natus, essere nato, deriva dal greco physis, realtà fondamentale ovvero principio di tutte le cose, ed è da li che deriva Natura. Poichè, come abbiamo visto in altri post del nostro blog, senza le Piante non potrebbe esistere vita animale, sono loro (le Piante) l'essenza stessa della Natura, ovvero la Natura della Natura.
Purtroppo due secoli dopo Darwin ci sentiamo invece sempre più estranei alla Natura e nel nuovo millennio essa rappresenta spesso qualcosa di selvaggio da addomesticare, talvolta un vero ostacolo alla sopravvivenza. La medesima visione che concepisce le città come il posto degli uomini: un concetto di divisione e separazione che è la vera causa della crisi planetaria e climatica che stiamo vivendo.
Per fortuna anche quest'anno la Primavera è nel pieno delle sue straordinarie energie e noi, forti del suo richiamo, ritorniamo laboriosi in campagna a piantare piante, anche per voi naturalmente. A quest'autunno.
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